Canone Rai a rischio flop

Un focus sull'export italiano

Con la “salata” bolletta elettrica di luglio, la maggior parte degli italiani ha pagato la prima rata del Canone RAI, operazione che ha fatto incassare allo Stato circa un miliardo di euro. Si tratta però di un dato largamente inferiore rispetto alla stima prevista sulle entrate fiscali. Gli incassi hanno infatti evidenziato una crescita di circa due miliardi e 400 mila euro milioni, che incorpora anche il versamento di quasi un miliardo di euro per le prime rate del canone RAI da parte dei gestori delle utenze elettriche.

Il piano industriale della RAI prevedeva però un incasso 2016 pari a 1,861 miliardi di euro. Con le bollette di luglio, ricordiamo che è stato pagato il 70% dell’importo annuo per cui per raggiungere l’obiettivo prefissato avrebbero dovuto entrare 1,3 miliardi. All’appello, mancano dunque incassi per circa 300 milioni di euro e il perché ciò sia avvenuto non è stato ancora chiarito. Il trend sopra descritto, se confermato, porterebbe a un incasso complessivo per il 2016 intorno a 1,4 miliardi di euro, il più basso dal 2012! Considerato che la riforma del Canone RAI in bolletta ha il preciso scopo di colpire l’evasione aumentando il gettito, significa che al momento l’obiettivo è di fatto un flop.

Il Governo, però, resta ottimista sul raggiungimento del gettito stimato, dal momento che il dato attuale non comprende coloro che pagano il canone con modello F24 (per vari motivi non inserito in bolletta). E’ il caso, ad esempio, degli abitanti delle isole minori o delle utenze intestate a persone diverse dal contribuente (proprietario di immobile in affitto). Un elemento non chiaro riguarda poi le rate a cui si riferisce la cifra fornita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze: alle bollette di luglio o anche a quelle di agosto? Alcuni contribuenti hanno infatti ricevuto l’addebito un mese più tardi. I dati completi dell’Agenzia delle Entrate sono attesi a breve.

Secondo la Cgil, il problema principale è la stima di 22 milioni di utenti RAI a fronte di oltre 1,2 milioni di richieste di esenzione e circa 300mila anziani esenti. Fondamentali per avere un quadro più preciso saranno i dati ufficiali sul tasso di evasione. Nel 2014, ad esempio, il tasso relativo al Canone RAI è stato del 25%. La TV di stato ha incassato quasi 1.6 miliardi di euro (ma l’importo dovuto era di 113 euro, mentre quest’anno è sceso a 100 euro, differenza che secondo le stime avrebbe dovuto essere compensata con il calo dell’evasione). La morosità nel pagamento delle bollette elettriche è aumentata del 4-5% e ciò avrà inevitabilmente ripercussioni anche sugli incassi riferiti al canone RAI, in base agli ultimi dati attestato al 20%.

 

 

 

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